Paolo Giorgi

opere recenti


27 aprile-28 maggio 2023

Grosseto, Fortezza medicea


La mostra

È questa la seconda volta che il lavoro di Paolo Giorgi approda presso le Mura del Cassero Mediceo. La prima fu nel lontano 1991 quando un suo ciclo di dipinti Il crepuscolo delle fate, vi fu trasferito dal Museo del Folklore di Roma. Per questa mostra l’Istituzione le Mura del Comune di Grosseto, all’interno del suo stimolante programma Cassero in Arte, ha deciso nei suoi vertici, di ordinare una panoramica del lavoro più recente di Giorgi costituito da alcune grandi tele ed altre di misura più contenuta ma tutte pervase da quella coerenza stilistica che distingue ormai per la critica più provveduta, tutto l’iter del lavoro del pittore, grossetano di nascita. I suoi temi prediletti, gli interni con figure, come le assidue visitazioni alle nature morte apparecchiate sul suo tavolo di lavoro sono interrotte da imponenti quadri di mare, inusitati per il pittore toscano. Il naufragio è sempre stato uno dei grandi stimoli interiori di Giorgi, la grande narrativa come certa pittura che ha raccontato gli “irati flutti” hanno sempre avuto, come del resto la musica, un posto predominante nella sua fantasia e qui sono esposti alcuni degli esiti di un ciclo di dipinti che Paolo Giorgi ha voluto dedicare al melologo di Richard Strauss, Enoch Arden, tratto a sua volta da un poema di Lord Tennyson. Nei dipinti è narrata un’attesa, una sospensione della figura femminile al cospetto dell’elemento insonne come di cieli che paiono delle premonizioni. Una grande nave è reclinata su se stessa e presto cederà all’elemento che l’ha divelta; della figura tanto attesa, Arden (come del poeta Shelley nella struggente ansia di sua moglie Mary), non v’è traccia lontano dalle irte scogliere d’avvistamento. Il ciclo è stato esposto presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma e comprendeva nella serata inaugurale, un pianista e voce sola che hanno declinato il racconto di Tennyson. Durante la stagione del contagio Covid Giorgi si è dedicato intensamente a dipingere grandi acquerelli, per poi tornare a dipanare la complessità della sua pittura della quale vi è in mostra un esasperata tela orizzontale dove una chimerica Salome esce con il suo vassoio d’argento dal quale ha deposto come in una sorta di inventario, tutti i temi cari alla sua pittura: dagli elaborati tappeti geometrici al mappamondo, ai contenitori della sua ipocondria, a quelli del suo lavoro, divenuti però e resi semplici idee geometriche, rese a chi guarda nello scrupolo di una pittura di dettagli finissimi, un fare teso al recupero della difficoltà, ad una pittura di racconto popolata, nei suoi interni borghesi, dalle figure inquietanti del suo realismo magico, ormai la cifra della riconoscibilità dell’opera di rara coerenza di Paolo Giorgi.

L’artista

Paolo Giorgi nasce a Grosseto il 30 novembre del 1940, da tempo vive e lavora a Roma. Un lavoro il suo denso di riferimenti letterari e musicali che suscita l’interesse della critica più provveduta fin dall’apparire di un suo ciclo di dipinti dedicati al romanzo di Thomas Mann, La montagna incantata, nel 1984 presso la Galleria la Margherita di Roma ed esposto poi a Brescia e presso la Biblioteca Comunale di San Gimignano. Viene invitato a tre edizioni della Quadriennale, XI nel 1986, XIII nel 1999 e la XIV nel 2005. Il ciclo di dipinti Il crepuscolo delle Fate, è esposto nel 1990 presso il Museo del Folklore di Roma, e nel 1993 una mostra di sue opere scelte è ordinata presso il Palazzo Lanfranchi di Pisa. Al Comune di Pietrasanta, nella Sala dei Putti, nel 2001 è invitato ad esporre il suo ciclo di opere, L’ombra del bianco. Intanto Alitalia ordina sue personali presso i Club Freccia Alata degli scali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Bruxelles. Da Mario de Micheli, Dario Micacchi, Duccio Trombadori, Marco di Capua a Ermanno Krumm, Lea Mattarella, Arnaldo Romani Brizzi, Domenico Guzzi o Lucio Villari, in molti si sono occupati di “leggere” il suo lavoro. Numerose le mostre presso le gallerie di tendenza figurativa come Stefano Forni a Bologna, la Maddalena di Genova, a Parigi Liliane François. Numerose le collettive di prestigio internazionale: l’itinerante Le projet e l’essence a cura della Galleria romana Il Polittico. A Roma e poi negli USA saranno sia quella per il 30° anniversario della scomparsa di Giorgio de Chirico che in occasione del bicentenario verdiano del 2013 tra Roma e Miami. È invitato al MACRO di Roma per la mostra collettiva Lavori in corso, così come è invitato e premiato al Premio Suzzara. È tra gli invitati anche del Premio Michetti e del Premio Sulmona. Suoi dipinti sono presenti nelle collezioni della BNL, del Credito Cooperativo Banca della Maremma, della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e dei Musei Capitolini di Roma e un suo quadro lo è stato, “in comodato” presso quella del Ministero degli Affari Esteri La Farnesina”. Dal 2000 numerose sono le committenze private ordinate da prestigiosi brand nazionali ed europei: in collocazione permanente presso l’Hotel Europa di Innsbruck, una serie di dipinti su Andreas Hofer, presso il Centro Convegni Trevi a Roma, 19 dipinti su altrettanti letterati italiani.

Nel 2011 Corrado Augias, Gianni Letta e Vittorio Sgarbi, lo invitano alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia presso le Corderie dell’Arsenale. Nello stesso anno una sua mostra è ordinata presso la sede romana del Credit Suisse. Collettive a tema, sulle ricorrenze biografiche di Giorgio Morandi, Vilhelm Hammershoi, Armando Trovajoli e Mary Shelley, tenutesi presso l’Hotel Art di Roma tra il 2015 e il 2018, lo annoverano tra gli invitati. Nel 2017 è ordinata presso la Sala delle Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, la mostra del suo ciclo di dipinti dedicati al melologo di Richard Strauss, Enoch Arden.

Partecipa alla collettiva in omaggio al bicentenario dell’uscita del Frankenstein di Mary Shelley presso l’Hotel Art di Roma, nel 2018, presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma è ordinata una sua mostra in dedica a Gustav Mahler, ricca di 12 acquerelli, mostra che viene trasferita del 2019 presso l’Euregio Kulturzentrum Gustav Mahler di Dobbiaco. In dedica ai 300 anni dall’uscita del Robinson Crusoe di Daniel Defoe è presente nella omonima collettiva presso il romano Hotel Art, e invitato a Sperlonga dove è ideatore, ordinatore ed espositore nella mostra collettiva dedicata ai duecento anni da L’infinito di Leopardi presso la locale Torre Truglia, esperienza rinnovata nella doppia veste per il centenario della tomba del Faraone fanciullo Tutankhamon, presso la galleria 28 Piazza di Pietra a Roma e per il centenario della morte di Marcel Proust presso la Fondazione Primoli, sempre nel 2022. Nello stesso anno espone a Carrara presso la Galleria Civico 1, un ciclo di grandi acquerelli.


Grosseto, Fortezza Medicea
Via Saffi, 6


Inaugurazione 27 aprile 2023 h 17,30

La mostra sarà aperta dal 27 aprile al 28 maggio

Orari

Tutti i giorni 10-12 e 15,30-18,30. Chiuso il martedì. Lunedì solo 15,30-18,30

Informazioni: Tel 0564 488084

 In sequenza alcuni dipinti in mostra presso il Cassero Mediceo” Grosseto, aprile-maggio 2023.